Blog

Cellulite, adiposità localizzata, insufficienza veno-linfatica cronica, linfedemi primari e secondari, ulcere venose, ulcere venose arteriose, psoriasi, invecchiamento dei tessuti, deficit cognitivi, atrofia vaginale, bronchite cronica, reumoartropatie, smagliature, alopecia, tricodistrofie.

Modalità di esecuzione dell’atto terapeutico: insufflazione di anidride carbonica medicale in forma gassosa per via ipodermica sistemica (area sottotrocanterica) e distrettuale(viso, collo, decolletè, cuoio capelluto,…) .

Si utilizzano aghi monouso 30 Gauge da 13 mm e tubi sterili monouso provvisti di filtri per microspore. Si insuffla ad un flusso pari a 10-30 ml al minuto. Il tempo terapeutico è variabile: 20-30 minuti per lato, secondo le diverse situazioni cliniche. La frequenza dei trattamenti è settimanale per 8-10 settimane. Le patologie trattate sono croniche per cui è utile effettuare un mantenimento variabile in termini di frequenza (bisettimanale, mensile,…) e durata secondo il tipo e la gravità delle situazioni cliniche.

Molecola utilizzata: anidride carbonica medicale.

Dosaggio di anidride carbonica medicale massimo utilizzato per trattamento: 2000 ml.

Eventuali rischi e/o complicanze: dolenzia(fugace) ed ecchimosi nell’area di insufflazione, enfisema sottocutaneo(fugace), sindrome ansiosa.

L’anidride carbonica è una molecola determinante per la respirazione cellulare. L’obiettivo di tale procedura terapeutica è la riabilitazione della microcircolazione afflitta da aspetti involutivi di tipo microangiopatico. Gli effetti della carbossiterapia sono ampiamente documentati dalla letteratura scientifica internazionale disponibile su “Pub Med.gov”.